Etnopsichiatria: il migrante non più vittima ma protagonista.
“L’ignoto si trova alla frontiera fra le scienze, là dove i professori si mangiano fra di loro. È in genere in questi interstizi mal condivisi che si trovano i problemi urgenti… È là che bisogna penetrare… Innanzitutto perché sappiamo di non sapere e perché abbiamo la visione nitida della quantità dei fatti”.