SpazioBetti e il Bando sull’ innovazione sociale
L’attenzione che abbiamo messo nel pensare alla riqualificazione dello SpazioBetti è stata riconosciuta, compresa e infine finanziata.
Tutto inizia a luglio 2018, quando il comune di Fermo acconsente alla richiesta della nostra Cooperativa sociale NuovaRicercaAgenziaRES di darci in comodato d’uso, l’unico spazio rimasto agibile dell’ex-scuola media Ugo Betti.
Il nostro intento era ed è quello di restituire questo luogo, reso inagibile dal sisma del 2016, alla comunità, alle associazioni e alle realtà che costituiscono il tessuto sociale e culturale della nostra città e del nostro territorio. SpazioBetti è stato il progetto pilota, tramite il quale abbiamo mosso i primi passi per conoscere ed entrare in tale tessuto.
Il Comune di Fermo ha sempre creduto nelle grandi potenzialità di questo luogo. Esso infatti collega la Fermo storica, turistica e culturale con la Fermo moderna. Per questo, nel maggio scorso, il Comune decide di partecipare al Bando Pubblico per la selezione di progetti sperimentali di innovazione sociale indetto dal Dipartimento della Funzione pubblica.
Si tratta di un bando finalizzato a rafforzare la capacità delle pubbliche amministrazioni di realizzare interventi di innovazione sociale volti a generare nuove soluzioni, modelli e approcci per la soddisfazione di bisogni sociali, con il coinvolgimento di attori del settore privato.
Ѐ uno dei pochissimi bandi emanati dallo stesso Governo a prevedere una valutazione dell’impatto sociale. Ѐ innovativo non solo dal punto di vista strutturale (visti i suoi tre step) ma anche perché per la prima volta il concetto di innovazione sociale costruisce un meccanismo di finanziamento basato sulla capacità di realizzare impatto sociale e in particolare di individuare meccanismi finanziari conseguenti (i cosiddetti strumenti della finanza d’impatto).
La sperimentazione si articola in un Programma triennale che, nell’ambito delle risorse stanziate dal Fondo, finanzia progetti di innovazione sociale di amministrazioni locali (comuni capoluogo e città metropolitane) nei settori dell’inclusione sociale, dell’animazione culturale e della lotta alla dispersione scolastica. I tre step in cui si svolge il Programma saranno: lo studio di fattibilità; la sua realizzazione; la scalabilità del modello.
Il partenariato del territorio che si è riunito sotto la guida del Comune di Fermo per pensare ad una progettualità che rispecchiasse la natura sociale di questo Bando Pubblico, è formato dalla nostra Cooperativa NuovaRicercaAgenziaRES, da Avanzi srl (importante agenzia milanese per lo sviluppo dell’impresa sociale), Wega impresa sociale (una piccola realtà di formazione attiva nella nostra provincia), la Regione Marche, l’Università Politecnica delle Marche, la Fondazione Carifermo.
L’idea progettuale presentata, riguarda, come già detto, la riqualificazione dell’edifico dell’ex-scuola media e la sua rifunzionalizzazione in chiave di polo di animazione culturale e di inclusione sociale prevalentemente rivolto ad un pubblico giovanile, ma comunque capace di integrare una offerta di servizi e di opportunità vasta e multiforme.
In particolare, nel progetto sono previsti: un ostello dotato di 50 posti letto destinato sia al turismo giovanile, sia al turismo sociale; uno spazio ristorazione e bar che si espande nel grande cortile e diviene anche luogo di eventi; micro-appartamenti sociali destinati al first housing; uno spazio coworking; un piccolo auditorium per eventi artistici, culturali e formativi; uno spazio di portierato sociale che offre servizi di prossimità al quartiere nel quale la struttura è collocata.
A fine ottobre è arrivata la notizia che questo nostro progetto ha passato il primo dei tre step previsti dal Bando Pubblico. Ora si tratta di realizzare uno studio di fattibilità degli interventi previsti, entro un anno e presentare il tutto sperando di procedere con il secondo step (quello della realizzazione). Il progetto è stato apprezzato proprio per l’originalità del mix di interventi e l’ipotesi che essi siano così in condizione di offrire una sostenibilità nel tempo e una significativa presenza di servizio pubblico per la città e per il territorio.
Essere cooperativa sociale, oltre che fornire servizi al territorio, significa essere motore e attore della comunità locale, cercando costantemente di offrire un valore aggiunto. Quello descritto è un progetto molto ambizioso, di solito realizzato nelle grandi città europee. A Fermo, permetterà che un luogo storico a rischio di abbandono, di diventare luogo di incontro e di idee imprenditoriali all’interno di un progetto di rigenerazione urbana. In questo modo un’idea iniziale di promozione socio-culturale e di spazio di animazione territoriale, che questa cooperativa e l’amministrazione cittadina fermana hanno condiviso, può davvero produrre una realtà unica nel suo genere anche grazie a tale acquisito finanziamento.