Il progetto TERRE e l’agricoltura sociale
Terre è un progetto di agricoltura sociale (fenomeno socio-economico che sta riscuotendo molto interesse, punta di diamante della nuova economia sociale e di cui abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo) all’interno della comunità per minori Casa di mattoni. Il progetto nasce dall’esigenza di attivare percorsi di autogestione e auto imprenditorialità a favore dei ragazzi ospiti, che verranno responsabilizzati rispetto al funzionamento del luogo in cui “abitano”.
Terre si prefigge di occupare in un tirocinio formativo 2 ospiti della comunità ed impiegarli nella gestione di un fondo agricolo, nella coltivazione di orticole per l’autosufficienza della Casa dei mattoni e per il conferimento dei prodotti coltivati alle mense delle strutture socio assistenziali e socio educative della cooperativa Nuova Ricerca Agenzia Res.
Oltre al valore simbolico che può rappresentare tale attività nel far sentire parte attiva il minore nelle vicende della casa, permette agli stessi, in un contesto di grave crisi economica, di poter “costruire” un proprio micr
o-reddito e contemporaneamente adeguare la propria formazione alle sfide del futuro, acquisendo competenze non solo nella gestione e nella lavorazione delle orticole con metodo BIO, ma partecipando a tutte le fasi del progetto: dalla start-up alla programmazione e rotazione delle colture, alla relazione con i co-produttori, alla progettazione, alla gestione economica nonché alle strategie alle visioni future; tutto nell’ottica solidaristica e cooperativistica rivolta alla sostenibilità e alla replicabilità di tale esperienza nei confronti dei ragazzi che in futuro parteciperanno al progetto stesso.
I ragazzi saranno accompagnati in questo progetto da un operatore, figura che oltre ad avere competenze nel campo specifico dell’agricoltura BIO, sarà in possesso dei requisiti per poter gestire al meglio la relazione educativa e il trasferimento dello spirito delle azioni messe in opera, improntate per la responsabilizzazione totale del progetto stesso da parte dei ragazzi. Potranno seguire moduli di formazione pratica e teorica presso agricoltori e allevatori bio legati alle reti contadine marchigiane che privilegeranno tecniche di permacultura rivolte al rispetto dell’ambiente e dei consumi.
Terre si pone diversi obiettivi. Quello formativo e ad inclusione il cui effetto si concentra in maniera specifica sulle figure da formare trasmettendo loro diversi tipi di competenze: tecniche in materia di agricoltura BIO in piccola scala; di gestione contabile e programmazione delle rotazioni delle colture. Quelli comunitari incentrati sul contesto in cui la struttura di accoglienza è insediata come la creazione di una rete di co-produttori, l’utilizzo dello strumento della garanzia partecipata con le reti di acquisto e i singoli, l’organizzazione di eventi culturali e di promozione delle produzioni.
La garanzia partecipata è una delle forme più evolute di certificazione di qualità da poter applicare in realtà contadine in piccola scala. Al contrario delle comuni certificazioni da parte di terzi, non esaurisce la propria funzione garantendo pratiche di conduzione agricola in assenza di chimica, ma considera il processo di valutazione come attività costante e condivisa con altri produttori della rete e le figure dei co-produttori, primi destinatari dei prodotti conferiti. Questo modello di garanzia genera un prodotto finale che è opera di un percorso sinergico al cui interno si sviluppano relazioni di scambio di competenze.
Terre è un progetto che ci ha colpito per la sua natura d’integrazione e inclusione, temi di cui si sente molto parlare ultimamente, applicata ad un contesto di comunità locale. Una conseguenza sarà la costruzione di una rete di relazioni tra gli ospiti e la comunità locale, volta a combattere la percezione generale del minore come soggetto passivo e con l’intento di mettere in moto scambi reciproci di competenze.