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Cose da fare con i giovani

Immaginazione, energia che genera futuro.

Terzo incontro nazionale degli operatori dei mondi giovanili.

Padova 21-22 febbraio.

L’immaginazione è la facoltà che permette di immaginare ciò che la fantasia, la creatività e l’invenzione producono. 


Bruno Munari

Animazione Sociale, AssociAnimazione e il Comune di Padova hanno creato la possibilità di partecipare ad un momento formativo fondamentale per chi lavora nel sociale e soprattutto con il mondo giovanile.

Due giorni di lavoro per aprire lo sguardo, togliere paletti ormai desueti produrre pensiero, stimoli, domande, tutto attraverso il tema centrale di quest’anno: L’immaginazione.

L’immaginazione può diventare il campo di esperienza attorno al quale sviluppare l’incontro tra operatori sociali e nuove generazioni, riconoscendosi nella comune necessità di nutrire la capacita’ di aspirare a un futuro differente da quello che sembra essere già consegnato.

Che cosa rende possibile evitare la ripetizione dell’identico o la semplice imitazione di quella che viene eletta a best practice del momento, per aprirci a un’autentica dimensione progettuale capace di disegnare una traiettoria di futuro non ancora del tutto scritta?

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Una prima mattinata densa di interventi di figure autorevoli che operano in campi di azione differente per testimoniare il loro rapporto con l’immaginare a partire dall’ambito della ricerca scientifica, dell’espressività artistica, della produzione culturale e dell’intrapresa economica.

Sul palco passano nomi come Helena Janeczek, scrittrice e vincitrice del Premio Strega per il romanzo “la ragazza con la Leica”, lo psicologo Ugo Morelli, lo scrittore, regista e paesologo Franco Arminio.

Nel pomeriggio i 500 partecipanti, provenienti da tutta Italia, si dividono a seconda delle loro scelte in 18 gruppi di lavoro e di pensiero.

I gruppi si caratterizzano, oltre che per i contenuti, anche per la modalità di lavoro: gruppi di approfondimento, gruppi di analisi di esperienze, laboratori pratici.

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Alcuni titoli dei workshop:

  • Immaginazione/rigenerazione (Gruppo di analisi di esperienza)
  • Una città aperta: laboratorio di intelligenza
  • e sensibilità condivisa
  • Immaginazione/rigenerazione (Gruppo di approfondimento)
  • Ascoltare aspirazioni emergenti tra correnti carsiche
  • Immaginazione/memoria (Gruppo di approfondimento)
  • Che cosa ci insegnano i ricordi di domani:
  • la memoria del futuro
  • Immaginazione/creatività (Gruppo di approfondimento)
  • Hackerare politiche giovanili per renderle capacitanti
  • Immaginazione/espressività (Laboratorio teatrale e analisi di un’esperienza)
  • In altri tempi e luoghi: la formazione come teatro
  • Immaginazione/rigenerazione (Gruppo di analisi di esperienza)
  • Luoghi ibridi ad alta intensità relazionale:
  • cinque anni delle Serre (Bologna)
  • Immaginazione/espressività (Gruppo di analisi di esperienza)
  • Arte Migrante: la produzione artistica
  • come luogo di incontro e contaminazione
  • Immaginazione/espressività (Laboratorio filmico-narrativo)
  • Decostruire l’immaginario per liberare immaginazione

La seconda giornata inizia con il forte e intenso intervento di Luigi Ciotti che porta la propria testimonianza per “Liberare il nostro immaginario per pensare altrimenti”.

I lavori si concludono con l’intervento di Alessandro Bergonzoni che, come sempre, ha la capacità di scardinare le parole per arrivare ad un pensiero altro.

Immaginazione, creatività e futuro sono le parole chiave che lo youth worker deve possedere per entrare dentro la sfida contemporanea e fare un’analisi critica del momento presente. Lo youth worker come figura fondamentale per la comunicazione, colui che riesce ad organizzare le idee e traghettare il presente verso un altrove che ci piace di più.

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