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Capo del Parlamento Ue: Non dimenticare la solidarietà verso i migranti

Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, ha messo in guardia contro un ritorno alla “situazione del 2013, quando l’Ue non ha mostrato solidarietà e non considerava la vita dei migranti qualcosa di molto prezioso”.

“Per molti anni abbiamo dimenticato che coloro che portano queste barche [attraverso il Mediterraneo verso l’Italia] sono persone”, ha detto domenica (30 ottobre) la portavoce del Parlamento europeo Roberta Metsola all’emittente statale italiana Rai 3.

Metsola ha anche ricordato il decimo anniversario del naufragio dei migranti del 2013 al largo di Lampedusa, in cui sono morti oltre 200 migranti. “Il mio appello sarà quello di evitare di tornare alla situazione nel 2013, quando l’UE non ha mostrato solidarietà e non considerava la vita qualcosa di molto prezioso”, ha affermato Metsola.

I suoi commenti sono arrivati in risposta a una domanda sull’ultima direttiva emessa dal nuovo ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, che mira a tenere le barche di salvataggio dei migranti delle ONG lontane dai porti italiani.

Metsola ha anche detto che discuterà della migrazione durante un incontro giovedì con il nuovo primo ministro italiano, Giorgia Meloni.

‘Trovare un accordo sulle leggi sull’immigrazione’

Il 25 ottobre il nuovo ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha emesso una direttiva alla polizia e alle autorità portuali del Paese affermando che le navi di soccorso Ocean Viking e Humanity 1 ONG che attualmente conducono missioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo non erano “in linea con le spirito delle normative comunitarie e italiane in materia di sicurezza, controllo delle frontiere e lotta all’immigrazione clandestina”.

Di conseguenza, secondo la direttiva, si stava valutando un divieto di ingresso delle navi nelle acque territoriali italiane.

“Noi al Parlamento europeo abbiamo un pacchetto di leggi su cui abbiamo il compito di raggiungere un accordo prima delle elezioni del 2024. I cittadini vogliono che si trovino soluzioni a livello europeo. È vero che l’Europa meridionale è stata colpita in modo sproporzionato dal flusso dei migranti irregolari”, ha detto Metsola.

Ha proseguito sottolineando che non dobbiamo né dimenticare il “rispetto del diritto internazionale” né “le politiche dure per i trafficanti di persone vulnerabili”.

L’UE dice all’Italia di “salvare rapidamente i migranti”

Venerdì, la portavoce della Commissione europea per gli affari interni, la migrazione e la sicurezza interna Anitta Hipper ha affermato che la Commissione europea (CE) non è né coinvolta né responsabile del coordinamento del salvataggio dei migranti in mare.

Tuttavia, Hipper ha aggiunto che la CE ha esortato gli stati e tutti coloro che sono coinvolti nelle operazioni di ricerca e soccorso ad agire rapidamente e in linea con le leggi pertinenti per garantire che le persone in mare siano portate a terra il più rapidamente possibile.

La Commissione europea, ha osservato, aveva istituito un gruppo di contatto per la ricerca e il salvataggio nel 2021 con l’obiettivo di evitare incidenti mortali in mare, mantenere la sicurezza in mare e garantire un’efficace gestione della migrazione nel pieno rispetto del diritto internazionale e dell’UE.

Ha sottolineato che le navi di proprietà privata stanno ora effettuando complesse operazioni di salvataggio anche in assenza di un quadro coordinato a livello nazionale o dell’UE.

Pochi ricollocamenti volontari

L’Italia è stato il primo Paese a iniziare la ricollocazione volontaria dal proprio territorio quest’anno, quando 38 migranti sono stati ricollocati in Francia e 74 in Germania rispettivamente ad agosto e ottobre di quest’anno.

Il governo italiano ha affermato che questo numero è però troppo basso, dato che il Paese ha dovuto fare i conti con oltre 82.000 migranti arrivati via mare nel solo 2022, e che i 112 ricollocati finora tramite il meccanismo a livello dell’UE rappresentano quindi solo 0,1% di coloro che sono sbarcati sulle coste italiane.

Il nuovo ministro dell’Interno, Piantedosi, ha affermato che i migranti potranno sbarcare sulle coste italiane solo dopo che i paesi, la cui bandiera sventola sulle navi di salvataggio delle ONG che navigano nelle nostre acque, avranno accettato di prendere la loro quota di migranti.

Germania e Norvegia non hanno ancora risposto alle note diplomatiche inviate dalla Farnesina ai due Paesi.


Traduzione dell’articolo per InfoMigrants

Fonte originale dell’articolo

Immagine: Foto di Udo Pohlmann da Pixabay

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