Officina della documentazione sociale. Il percorso formativo

Le parole, le immagini e i social network che ne moltiplicano la diffusione ed il potere. Sono questi i tre cardini su cui ruota il modulo formativo “Officina della documentazione”, che AgenziaRES ha pensato per l’inizio del nuovo anno e che sarà aperto ad educatori, operatori sociali e a quanti interessati al tema.

Lo sguardo che educa: sintesi di un percorso

Lo sguardo che educa: sintesi di un percorso

Il lavoro sociale è un lavoro complesso, vario, che ha a che fare con le molteplici, infinite sfaccettature dell’esperienza umana. Per chi lavora in questo campo, quindi, è naturale e diffusa la sensazione di non arrivare mai, la sensazione che ci sia sempre qualche aspetto che sfugge, qualche competenza che non si padroneggia abbastanza.

Diritto al difetto: la valorizzazione dell’imperfetto

Diritto al difetto: la valorizzazione dell’imperfetto

I learning devices Vs il diritto al gioco non strutturato. In un mondo di devices ultratecnologici, giocattoli super-performanti, lavagne multimediali in ogni classe scopriamo che la più autentica e ricca modalità di gioco è quella offerta dai materiali non strutturati: barattoli vuoti, tubi di cartone, scatole, ritagli di materiali vari. Quello che in ogni casa…

Genitori in rete… o in trappola?
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Genitori in rete… o in trappola?

Come se non bastasse tutto il resto, è arrivato anche internet a rendere più complicata la vita dei genitori! E con internet i social network, gli smartphone, le chat… Nei primi anni di vita di questo nuovo mondo digitale, l’attenzione è stata tutta centrata sui ragazzi e sui pericoli che correvano: adescamenti e truffe, prima,…

Gioco libero: giocare è una cosa seria

Gioco libero: giocare è una cosa seria

Che il gioco sia un mezzo di apprendimento è ormai opinione diffusa. Le case produttrici di giocattoli spendono le loro migliori energie per creare linee di prodotti “educativi” e chi propone attività extrascolastiche (dalla propedeutica sportiva ai corsi di lingua) lo fa sempre sottolineando che “si insegna attraverso il gioco”.