Il cervello umano è davvero intelligente. Ci fa battere il cuore, ci permette di vedere e ascoltare il mondo che ci circonda e ci aiuta anche a prendere centinaia di decisioni ogni giorno.
Soffrire di questa condizione può portare a problemi di salute fisica e mentale
Le tecnologie educative – o “edtech” – sono entrate nella coscienza pubblica lo scorso anno, quando la pandemia COVID-19 ha spostato studenti giovani e meno giovani fuori dalla classe e nel mondo virtuale della didattica a distanza.
Durante i periodi di incertezza, tendiamo a rannicchiarci e ad aggrapparci allo status quo. Inizia una sorta di miopia e ci concentriamo sulle nostre decisioni più urgenti: come mantenere le nostre famiglie al sicuro e in salute, come mantenere felici i nostri capi o, se abbiamo perso un lavoro, come trovarne uno nuovo il più rapidamente possibile. Quando siamo sopraffatti, può essere difficile trovare il tempo, la motivazione e l’energia mentale per pensare a domande a lungo termine.
E 85 milioni di posti di lavoro sono in pericolo.
I cassieri di banca sono fuori e gli ingegneri robotici sono dentro, secondo un nuovo rapporto che dice che la recessione da coronavirus sta accelerando i cambiamenti tecnologici che potrebbero soppiantare 85 milioni di posti di lavoro entro i prossimi cinque anni.